Corridoi delle Lapidi
Tra la chiesa della SS. Trinità e il Salone del Mandato ospitano sculture e epigrafi.
In esse sono riportati i nomi dei benefattori che hanno contribuito alla realizzazione delle attività caritative. Di notevole interesse storico la grande lapide sulla quale sono riportati i nomi di tutti i Primiceri a partire dal 1579 fino ai giorni nostri.
Tra le sculture meritano di essere segnalate la Memoria funebre raffigurante il confratello Vincenzo Campione scolpita dall’artista Matteo Bottiglieri nel 1746 e il Gruppo marmoreo della Trinità che sormontava l’antico portale del complesso (sec. XVII) di incerta attribuzione.
Stanza del Primicerio
È così definito il locale destinato a studio del Primicerio dove vengono tenute le riunioni di Governo, organismo di indirizzo e gestione dell’Arciconfraternita.
L’ambiente è arricchito da sculture e dipinti, tra cui la tela di Pietro Bardellino, dalle preziose tonalità cromatiche, con San Filippo Neri, San Carlo Borromeo, San Francesco di Girolamo e San Camillo de Lellis.
Qui viene conservato lo storico Bastone del Primicerio (fine XVII sec.) di ebano tornito e avorio.
Corridoio dei Ritratti
Per raggiungere le Sale della Vestizione si attraversa un corridoio le cui pareti sono arricchite da dipinti che ritraggono tredici Papi, nove Cardinali e due Santi – Alfonso Maria de’ Liguori e Giuseppe Moscati – tra quelli che, nei secoli, sono stati membri dell’Arciconfraternita.
Opere di autori vari hanno la caratteristica di raffigurare sempre i soggetti con il saio rosso, segno distintivo del Confratello, piegato su di un braccio.
Sale della Vestizione
Dalla metà del XVIII secolo gli armadi di queste ampie sale custodiscono i sai rossi che i confratelli ancora oggi indossano in occasione delle funzioni religiose.
Accanto la Sala degli Albi d’Oro.
I tre locali hanno soffitti a volte suggestivamente affrescati nel 1759 da Michele Porta e Crescenzo Gamba; di quest’ultimo il toccante dipinto della Gloria di San Filippo Neri, in ascesa verso il cielo sorretto da angeli.