Il Complesso Museale

Un tesoro nascosto nel cuore pulsante di Napoli.

Il Complesso Museale dei Pellegrini racconta una storia che dura, ininterrotta, dalla fine del Cinquecento. È nel popolare rione “Pignasecca”, a pochi passi dal decumano inferiore (Spaccanapoli), area di mercato ricca di siti di interesse architettonico, storico e artistico.
Comprende la chiesa di Santa Maria Materdomini (1574), la chiesa della Santissima Trinità (1798), opera di Carlo Vanvitelli, arricchita dal Coro in radica di noce e cupola con motivi in oro zecchino disegnati da Giuseppe Astarita e dalla monumentale Terrasanta, progettati da Giovan Antonio Medrano nella seconda metà del sec.XVIII.

Attraversando il Corridoio delle Lapidi, si accede agli ambienti storici: le Sale del Mandato, della Vestizione, degli Albi d’Oro, alla Sacrestia e alla Galleria dei Dipinti. Dappertutto le opere d’arte commissionate dall’Arciconfraternita o ad essa donate: i dipinti di Bernardino Campi, Carlo Maratta, Francesco De Mura, Andrea Vaccaro, Francesco Fracanzano, Onofrio Palumbo, Didier Barra (Monsù Desiderio), Giacomo Farelli, Francesco De Mura, Giuseppe Bonito, Giacinto Diano; gli affreschi di Melchiorre De Gregorio e Giuseppe Cammarano; le statue: in bronzo quella di Don Fabrizio Pignatelli inginocchiato, di Michelangelo Naccherino; in marmo una Madonna col Bambino di Francesco Laurana; in stucco lo scenografico gruppo della Trinità di Angelo Viva; in legno policromo il gruppo della Passione (sec.XVI-XVII).

Singolare la collezione di reliquiari artistici, preziosi e perfettamente conservati gli arredi sacri.
L’Archivio Storico è aperto agli studiosi.

Coro, seconda metà sec. XVIII, chiesa della SS. Trinità

Coro, seconda metà sec. XVIII, chiesa della SS. Trinità

Navata, chiesa di S. Maria Materdomini (1574)

Navata, chiesa di S. Maria Materdomini (1574)

L’Arciconfraternita dei Pellegrini

Uno spazio aperto all’accoglienza

L’Augustissima Arciconfraternita ed Ospedali della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti nasce nel 1578 ed oggi conta circa 700 aderenti.

L’iniziale impegno volto a farsi carico delle misere condizioni e della precaria salute dei pellegrini, col mutare delle domande dei più poveri, ha assunto di tempo in tempo nuove forme.

All’inizio dell’Ottocento l’antica “Casa Ospitale” diviene così moderno ospedale sanitario e, quando questo viene assorbito dal sistema sanitario nazionale (1970), è attraverso il poliambulatorio popolare “Bernardo Giovino” e il Centro Socio Educativo per minori “Fabrizio Pignatelli”, che si concretizza l’adesione dei confratelli allo spirito di servizio e di accoglienza che è origine e finalità dell’Arciconfraternita.

Al servizio della crescita culturale e civile della città l’Arciconfraternita promuove ed ospita conferenze, dibattiti, convegni scientifici e manifestazioni artistiche aperte al pubblico.

Il Complesso Museale dei Pellegrini, nato per rendere accessibile a tutti il ragguardevole patrimonio storico, artistico e architettonico custodito nella storica sede è uno spazio vivo e aperto: qui la memoria della devozione alle opere di carità e di accoglienza si incontra con la complessa vita sociale e culturale della città.

Il Papa Francesco con i confratelli

Con Papa Francesco

Convegno

Convegno, Chiesa Santissima Trinità

Ospedale dei Pellegrini, pronto soccorso anni’30

Campoestivo

Campo estivo nel Giardino degli Scalsi