Dipinti
Commissionati ai maggiori artisti del Seicento e Settecento napoletano parlano di carità, accoglienza, sofferenza consolata
Importante committente di opere d’arte, dal XVI al XIX secolo, l’Arciconfraternita dei Pellegrini ha affidato a noti artisti il compito di testimoniare e comunicare i suoi fondamenti: la carità e l’accoglienza verso il prossimo. Numerosissimi dipinti e affreschi adornano gli ambienti del Complesso Museale a firma di Carlo Maratta, Pietro Bardellino, Jusepe de Ribera, Onofrio Palumbo, Francesco De Mura, Melchiorre de Gregorio, Francesco Fracanzano, Andrea Vaccaro, Giacinto Diano, Didier Barra (Monsù Desiderio), Bernardino Campi, Francesco de Mura, Giuseppe Bonito, Giacomo Farelli, cerchia di Joos Van Cleve, Nunzio Rossi.
Nella navata ottagonale della chiesa della Santissima Trinità troviamo pregevoli opere di Onofrio Palumbo (San Filippo Neri raccomanda alla Trinità i confratelli e i pellegrini e San Gennaro che allontana i fulmini da Napoli), di Andrea Vaccaro (Calvario), e di Francesco Fracanzano (Transito di San Giuseppe) e nella zona presbiteriale quattro grandi tele di Giacinto Diano.
Nel coro, splendidamente affrescato, sono la tela di Francesco De Mura La Vergine che intercede la Santissima Trinità per le anime del Purgatorio, le raffigurazioni dei Quattro Evangelisti di Paolo De Majo, la Madonna del Fiore di Giovanni Bernardino Azzolino.